Il processo di fresatura meccanica consente di asportare una parte di materiale da superfici metalliche, anche molto complesse da lavorare. In questo modo si può sagomare il pezzo, mediante una lavorazione di sgrossatura e una successiva finitura.
Ma come scegliere il parametro di lavorazione più adatto alle esigenze tecniche? Occorre ragionare, prima di progettare l’intervento, sui diversi parametri meccanici che il lavoro di fresatura porta con sé. Vediamo di scoprire qualcosa in più in questo breve articolo.
Stabilire i parametri di lavorazione
Prima di intervenire con il processo di fresatura meccanica, occorre stabilire i parametri corretti al fine di ottenere il risultato desiderato. I parametri meccanici da valutare sono:
- velocità di taglio, che si esprime in m/min. Si tratta del rapporto tra la velocità della superficie da lavorare e l’utensile, nel corso del taglio;
- velocità di avanzamento, ovvero il rapporto tra il movimento della fresa e la superficie di lavoro;
- velocità del mandrino, parametro che determina quanto veloce deve essere la rotazione dell’utensile (in giri al minuto);
- avanzamento, ovvero la distanza di avanzamento della fresa durante le rotazioni dell’utensile. In caso di frese molto taglienti, è possibile determinare il parametro di avanzamento moltiplicando il numero di denti per l’asportazione di ognuno di essi.
La profondità di taglio
Gli ultimi due parametri da valutare prima di procedere con la fresatura meccanica sono la profondità di taglio:
- radiale, ovvero relativa all’utensile e misurata in base al suo raggio, rispetto alla superficie da lavorare. Le profondità elevate necessitano di una velocità di avanzamento bassa e, spesso, il lavoro viene svolto in più step;
- assiale, ovvero quanto è profondo il lavoro della fresa sulla superficie da sagomare, in base all’asse dell’utensile. Più è profondo il taglio, meno veloce dovrà essere l’avanzamento.
Scopriamo insieme tutti gli step della fresatura leggendo anche questo approfondimento!